"Ha istigato Andrea Prospero al suicidio": Emiliano Volpe chiede il patteggiamento
Il 19enne ha riconosciuto le sue responsabilità e spera di evitare il processo. Il giudice deciderà il 23 ottobre

Il 19enne Emiliano Volpe, accusato di aver istigato al suicidio il coetaneo Andrea Prospero, ha chiesto il patteggiamento. La sua domanda avrebbe ottenuto il parere favorevole della Procura. Toccherà ora al giudice decidere se accogliere l'accordo o andare a dibattimento.
La richiesta di patteggiamento
Volpe con il suo avvocato ha presentato una richiesta di patteggiamento (un procedimento penale speciale che permette di evitare il dibattimento). La difesa avrebbe trovato un accordo con l'accusa per due anni e mezzo di lavori socialmente utili. L'applicazione della pena su richiesta delle parti permetterebbe al 19enne di evitare una eventuale condanna ad almeno cinque anni di reclusione.
Il 19enne è l'unico identificato tra gli utenti che popolavano la chat in cui Prospero aveva comunicato la volontà di uccidersi. Volpe avrebbe spinto il coetaneo a ingoiare l'intero blister di psicofarmaci che Prospero si era procurato online da un altro utente. Chi era presente in quella chat non ha contattato i soccorsi quando non ha avuto più risposte da Prospero. Forse si poteva salvare, ma è stato trovato morto in un B&b di Perugia il 29 gennaio, quattro giorni dopo gli ultimi messaggi in quella chat.
Bisognerà aspettare il 23 ottobre per capire come proseguirà la vicenda giudiziaria. L'ultima parola l'avrà il giudice.