Il segretario della Lega, Matteo Salvini, chiude Pontida quest'anno nel segno di Kirk, l'attivista ultraconservatore americano ucciso: "Non manderemo mai nostri figli a combattere in Ucraina, non siamo in guerra contro nessuno”, dice prima di citare e ricordare Berlusconi e Bossi. E annunciare una manifestazione per il 14 febbraio “per la difesa dei diritti, dei confini, dei valori della civiltà occidentale”. Prima di lui sul palco i big del partito da Vannacci a Zaia. L’ex generale, oggi il vicesegretario della Lega, si scaglia contro lo straniero che “ci ha invaso, stupra, ruba e rapina”; il governatore avverte gli alleati sulle regionali in Veneto: “Il nostro candidato è Alberto Stefani, se non sarà della Lega sarà un problema". Tra gli ospiti, Santiago Abascal, presidente di Vox e del partito europeo dei Patrioti, Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National e Flávio Bolsonaro, figlio dell'ex presidente condannato per golpe.
A Pontida vendute più magliette di Kirk che della Lega
"Tra ieri e oggi abbiamo venduto circa 800 magliette di Charlie Kirk, un po’ meno quelle della Lega. Di quelle ne abbiamo vendute circa 500, c'era più interesse per quelle su Kirk". A dirlo sono alcuni attivisti leghisti in uno stand a Pontida. Le t-shirt su Kirk sono nere, con la sagoma dell'influencer americano e la scritta "Freedom" e costano 10 euro. Le altre costano la metà e riportano lo slogan "Controcorrente, in direzione ostinata e contraria".

Vannacci: “Il giuramento di Pontida e X Mas si insegnino a scuola”
Al termine dell’intervento di Matteo Salvini, Roberto Vannacci aggiunge: "Credo che il giuramento di Pontida andrebbe insegnato nelle scuole, così come andrebbero insegnati ai ragazzi chi sono stati gli eroi della Decima Mas. Oggi i ragazzi non li conoscono mentre sanno chi è Greta Thunberg, che invece non ha combinato nulla".

Salvini chiude Pontida: “Non dovete cambiare”
"Vi chiedo impegno e, in cambio, vi offro la mia vita e libertà. Voi non dovete cambiare mai. Liberi, forti e senza paura. Grazie e viva Pontida", chiude così il suo intervento il segretario della Lega, Matteo Salvini, che è durato mezz'ora.
Salvini: “Blindare i confini e via chi non si integra”
Matteo Salvini dal palco di Pontida non poteva non parlare di immigrazione: “Il nostro obiettivo è tornare a blindare i confini italiani, sempre che qualche magistrato politicizzato non ci fermi – dice il segretario della Lega – Ci sono immigrati venuti da lontano che portano lavoro, rispetto e cultura: siete i benvenuti. Il nostro problema sono quelli che non si vogliono integrare e abbiamo il dovere di rimandarli a casa. Il problema non sarà mai il colore della pelle o la vita privata: io divido il mondo tra persone perbene e delinquenti che vogliono campare alle spalle del prossimo". Secondo Salvini "non tutti si vogliono integrare: fanatismo islamico, integralismo islamico, applicazione letteraria del Corano sono compatibili con le nostre leggi? Non penso".

Salvini lancia la manifestazione per il 14 febbraio: in difesa dell’Occidente
"Sabato 14 febbraio tutti insieme saremo protagonisti della più grande manifestazione che si ricordi per la difesa dei valori, diritti e confini e libertà della civiltà occidentale. A testa alta con le proprie famiglie e amici", annuncia il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini dal palco di Pontida, lanciando quindi un'iniziativa senza aggiungere altri dettagli.
Separazione carriere, Salvini: “Ogni sede della Lega diventerà comitato per il sì al referendum”
Salvini annuncia dal palco una novità parlando della riforma della giustizia: “Per quanti decenni, i governi hanno chiesto la separazione delle carriere. Oggi ci siamo. Ognuna delle sedi della Lega si trasformerà in comitati per il sì al referendum per ridare onore a quei magistrati che hanno dato la vita, Livatino, Falcone e Borsellino".

Salvini: “Il Ponte sullo Stretto lo faremo, ci lavorerà tutta Italia”
"Noi il Ponte lo rea-liz-ze-re-mo facendo lavorare imprese di tutta Italia, giovani e archiettetti di tutta Italia", scandisce dal palco il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini.
Salvini a Pontida ricorda Bossi, Maroni e Berlusconi
Dal palco di Pontida il leader della Lega Matteo Salvini ricorda il fondatore Umberto Bossi, il cavaliere Silvio Berlusconi e Roberto Maroni. "Bossi è stato un uomo unico e geniale che dal nulla ha ridato forza e speranza. Facciamo arrivare a casa di Bossi l'abbraccio di Pontida, l'affetto, il calore, la gratitudine e la riconoscenza: siamo un popolo in cammino che lui ha risvegliato" ha detto Salvini. "L'amore vince sempre sull'odio" aggiunge poi Salvini citando Berlusconi, "un gigante che ha cambiato l'Italia".

Salvini: “Obiettivo flat tax e rottamazione cartelle”
Sempre Matteo Salvini sul palco: “Due milioni di partite iva e liberi professionisti grazie alla Lega pagano solo il 15% di tasse, il nostro obiettivo è di estendere la flat tax a tutte le lavoratrici e i lavoratori italiani, pagare di meno per pagare tutti e incentivare a lavorare di più. E cancellare 170 milioni di cartelle esattoriali dell'Agenzia dell'Entrate".
Salvini: “Le grandi banche aiutino, piano casa è una priorità”
Dal Ponte sullo Stretto alla “grandi banche che, invece di guadagnare 46 miliardi per distribuirsi i dividendi, ne guadagneranno 42 o 43 e non credo che qualcuno nei palazzi della finanza avrà difficoltà a fare la spesa. Chi può deve dare una mano, ad esempio aiutando il ministro per un piano casa per permettere ai nostri figli e nipoti di comprare una casa e questa è una delle nostre priorità”, continua il segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini dal palco di Pontida.

Salvini: “Mozioni della Lega contro la guerra, mai italiani in Ucraina”
“Non manderemo mai nostri figli e nipoti a combattere in Ucraina, non siamo in guerra contro nessuno”, ripete dal palco il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini sottolineando che da domani "chiederò a tutti, nei Comuni, di depositare una mozione che ricordi che l'Italia è contro la guerra e per vedere come la pensano i partiti".
"No al piano di armo europeo, no al debito europeo per comprare armi e carri armati - ha aggiunto - Non asseconderemo parole e la voglia di guerra di capetti e mezzi leader europei che parlano di guerra per nascondere fallimenti a casa loro".
Israele, Salvini: “Due popoli e due Stati impossibile con Hamas”
Tocca ora al segretario della Lega parlare ai militanti sul pratone di Pontida, Matteo Salvini: "L'auspicio di due popoli e due Stati, che è il mio auspicio, non sarà possibile finché ci saranno i tagliagole islamici di Hamas a tenere in ostaggio i bambini palestinesi e israeliani che dovrebbero crescere e studiare insieme in quei territori martoriati".

Salvini sul palco: un minuto di applauso “per Kirk ammazzato a fucilate” e video omaggio
"Permettetemi di chiedere a questa pacifica folla di dedicare un pensiero a colui che è stato dipinto come un bersaglio e ammazzato a fucilate, lascia una moglie e due bambini", Charlie Kirk. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha aperto il suo intervento dal palco del raduno di Pontida. Sul maxischermo scorrono le immagini dell'attivista vicino a Donald Trump. "Vi chiedo non un minuto di silenzio, ma un minuto di applauso che arrivi fino all'Arizona", ha aggiunto.
Bardella promette il ritorno alla sovranità nazionale contro l’Ue
Jordan Bardella a Pontida parla della situazione francese e dice che “l’Italia è paradossalmente più stabile della Repubblica francese. In Francia ora la situazione è grave. Ma ripristineremo l’ordine, restituiremo l’orgoglio di essere francesi. Noi siamo pronti, siamo dati come vincenti”. Poi promette il ritorno alla sovranità nazionale contro l’Ue: “Ripristineremo le nostre frontiere e nessuno da Bruxelles potrà più imporci le cose che il popolo francese non vuole”.
di Francesco Bei
Bardella: “I Patrioti difendono la libertà, la sinistra sceglie la violenza”
Sul palco di Pontida ora tocca a Jordan Bardella, presidente francese del Rassemblement National: “Un'altra battaglia che ci unisce è la libertà di espressione che è il cuore della civiltà occidentale che prevede verità e democrazia, ma oggi quella libertà è minacciata e in Europa si può rischiare la vita per una vignetta o per aver criticato l'islamismo radicale. E mentre i Patrioti difendono la libertà, la sinistra radicale sceglie la violenza, giustifica il fanatismo e demonizza chi ama la propria patria".

Il figlio di Bolsonaro: “Odio contro di noi, difendiamo la democrazia”
"State alimentando odio contro di noi, noi difendiamo la libertà, la democrazia, la tolleranza, il lavoro, la libertà di impresa”, interviene Flavio Bolsonaro, senatore brasiliano e figlio dell'ex presidente Jair, condannato a 27 anni e 3 mesi per tentato colpo di Stato in Brasile, intervenendo sul palco di Pontida. "In Brasile abbiamo vinto le elezioni usando la frase 'Brasile sopra tutto, Dio sopra a tutti'”.

Abascal (Vox): “Non riusciranno a farci inginocchiare, andiamo a vincere”
“In Italia un governo di conservatori, grazie alla volontà di Giorgia, Matteo e Antonio, ha dimostrato a tutta Europa che esiste un cammino distinto", dice il presidente di Vox, Santiago Abascal, in un messaggio inviato a Pontida. "Caro Matteo, cari amici della Lega, grazie per essere rimasti fedeli a una Europa delle patrie. Non staremo con chi vuole imporre una ideologia nefasta, con quelli che ci odiano" o "ci vogliono demonizzare – aggiunge – Faranno tutto contro di noi perché vogliono che ci inginocchiamo ma non ci riusciranno" perché "sappiamo da dove veniamo e dove stiamo andando. Non c'è futuro possibile senza sovranità dei nostri popoli, senza rispetto per le nostre identità. Non ci faranno tacere e non ci batteranno: andiamo a vincere", conclude il leader spagnolo.

Vannacci: “Non ci arrendiamo a società di meticci”
“Oggi qua non vedo solo un popolo della Lega, vedo una generazione, la generazione di quelli che pensano che gli italiani abbiano sempre regalato al mondo bellezza, genio, progresso, arte, saper fare, degli italiani che non si arrendono, degli italiani che vogliono andare avanti, che superano le difficoltà – prosegue il suo intervento il vicesegretario della lega, Roberto Vannacci – E non ci arrendiamo, noi di questa generazione, alla società multiculturale imposta, non ci rassegniamo alla società meticcia che vorrebbe qualcuno e non ci rassegniamo all'islamizzazione delle nostre città. Noi andiamo avanti, eccola la generazione di Pontida".
Vannacci: “No ai a giudici che poggiano le natiche sulle poltrone a Bruxelles”
È il momento di Roberto Vannacci sul palco di Pontida. "Noi oggi ripetiamo questo giuramento (di Pontida, ndr) e siamo convinti che le leggi che vengono promulgate da un Parlamento eletto dal popolo italiano non possano essere sconvolte da 4 giudici che poggiano le loro naticucce sulle poltrone comode di Bruxelles", dice il vicesegretario della Lega.
Vannacci: “Chi delinque in galera, se serve ne costruiamo altre”
Ancora Vannacci: “Ci chiamano e vi chiamano estremisti, e ce ne freghiamo se ci chiamano estremisti. Ci chiamano estremisti perché diciamo che chi entra illegalmente nei nostri confini deve essere rispedito a casa, o che chi delinque e non rispetta le leggi deve finire in galera. E se non ci sono abbastanza posti, ne costruiremo altre di galere":, grida il vicesegretario della Lega e l'europarlamentare .
Vannacci: “Remigrazione per chi non rispetta le leggi”
"A questi signori che non rispettano le nostre leggi c'è solo un futuro: si chiama remigrazione. Ci chiamano estremisti e ce ne freghiamo. I veri estremisti sono loro, che pretendono di accogliere tutti i disperati della Terra – continua il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci – Noi diciamo che chi entra illegalmente deve essere mandato a casa e chi non rispetta le nostre leggi deve finire in galera. E, se non ci sono abbastanza posti, ne costruiremo altre. Ci chiamano estremisti, ce ne freghiamo. Loro chiamano noi estremisti perché diciamo che chi entra nei nostri confini deve essere rispedito a casa", aggiunge il generale.

Vannacci: “Lo straniero ci ha invaso, è quello che ruba e stupra”
"Noi rinnoviamo il giuramento (di Pontida, ndr) di Berchet, grande poeta nazionale dicendo che lo straniero non è quello per cui vorrebbero farci spendere 800 miliardi in armi. Lo straniero ci ha già invaso, è quello dei porti aperti e che purtroppo molto frequentemente stupra, ruba e rapina e che vuole imporre la sua cultura alla nostra millenaria" attacca il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, dal palco di Pontida aprendo il suo intervento citando il testo di Berchet.

Zaia: “Se il candidato in Veneto non è leghista sarà un problema”
Torna sulle prossime regionali in Veneto, il governatore Luca Zaia: “Il nostro candidato è Alberto Stefani, poi capiremo cosa deciderà il tavolo. Se il candidato sarà della Lega sarà Stefani, se non sarà della Lega sarà un problema", assicura.

Giorgetti: “L'obiettivo è ridurre le tasse e la pace fiscale”
Il "cuore (di Pontida) si confronta con la mente: bisogna svolgere il proprio ruolo in modo responsabile. Ogni euro che spendiamo è un euro che dobbiamo chiedere ai cittadini. Dobbiamo essere molto rigorosi su come si spendono i soldi – aggiunge il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti – L'obiettivo è ridurre il carico del fisco e arrivare alla pace con i contribuenti", continua rispetto alla prossima manovra sottolineando "la responsabilità pesante di custodire i vostri risparmi, quelli messi nei Btp o nei Bot. Chi lo ha fatto confida che ci sia un governo responsabile. È un peso che grava ogni giorno su chi ha questa responsabilità".
Giorgetti: “Ci vuole rispetto per la gerarchia”
Prende la parola anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti dal palco di Pontida: "Il nostro essere continua nel tempo. Pontida ci insegna però che si può continuare se abbiamo presente i valori che ci sono stati insegnati su questo prato, e può sopravvivere solo se abbiamo un capo nazionale, un capo regionale, un capo comunale. E ci vuole rispetto, rispetto per la gerarchia".
di Matteo Pucciarelli
Autonomia, Calderoli: “Dopo la sentenza della Consulta ho pensato alle dimissioni”
Roberto Calderoli confessa di essere stato tentato dalle dimissioni dopo la sentenza della Corte costituzionale sulla sua legge sull’autonomia: “La sinistra usa armi non convenzionali, prima ha provato con una richiesta di referendum e poi con la corte costituzionale, per carità sempre imparziale. Tanto che hanno dovuto dire che la mia legge era costituzionale ma con così tanti paletti che mi sembrava impossibile, mi era venuta voglia di mollare tutto e dire “non si potrà mai fare”. Poi mi sono ricordato di Bossi e del suo mai múlà e non ho mollato”, dice il ministro per le Autonomie.
di Francesco Bei

Veneto, Zaia: “La richiesta del candidato della Lega non è lesa maestà ma legittima”
In Veneto "se la Lega chiede che il candidato presidente del Veneto sia ancora un leghista, non è un'azione di lesa maestà per la maggioranza ma è una richiesta legittima per dare continuità alla nostra amministrazione – sottolinea il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando dal palco sul pratone di Pontida per il raduno della Lega – In questa regione abbiamo fatto grandi cose, siamo stati sempre sugli scudi non ultima la grande partita delle Olimpiadi”.
di Francesco Bei

Fedriga: “Senza autonomia non c'è libertà”
"Dobbiamo dimostrare cosa vuol dire democrazia e libertà. Sulla parte amministrativa, libertà vuol dire autonomia. Se non c'è autonomia, non c'è libertà – incalza il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, anche lui sul palco di Pontida – È facile parlare di libertà nella pubblica amministrazione ma poi quando si governa essere biecamente centralisti...".

Zaia: “Caro governo, diamo l’autonomia a chi la chiede”
“Benvenuti a tutti nella Lega, dove la tua libertà finisce dove inizia la mia, benvenuti nel movimento della pace, è inaccettabile vedere bambini e civili uccisi – continua dal palco il presidente del Veneto Luca Zaia – Questo è il movimento del federalismo. La Costituzione è chiara: diamo l'autonomia a chi la chiede, caro governo. O la facciamo oggi per scelta o la dovremo fare tra qualche anno per necessita. In questo paese esiste una questione settentrionale che è innegabile”.
di Matteo Pucciarelli

Attilio Fontana: “Bossi primo firmatario della 'Carta per Lombardia', padroni a casa nostra”
Dal palco interviene anche il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana: “Servono più autonomie e libertà dal potere centralistico romano, il futuro è dei territori e per questo quando parliamo di questi argomenti non ci rivolgiamo al passato. Il primo firmatario della Carta della Lombardia è Umberto Bossi”.
di Matteo Pucciarelli

Autonomia, Fugatti: “I suoi principi anticomunisti e antifascisti”
“I principi dell'autogoverno e dell'autonomia sono anticomunisti e antifascisti. Sono questi i principi di chi ama il suo territorio”, le parole del governatore del Trentino, Maurizio Fugatti, dal palco di Pontida.
di Matteo Pucciarelli

Zaia: “Vannacci può essere un valore se fa il leghista”
Roberto Vannacci sarà la Lega dei prossimi 10 anni? "Perché dovrebbe esserlo. In Lega abbiamo un sacco di persone in gamba, i segretari si scelgono nei congressi e coinvolgono il popolo della Lega. Vannacci può essere un valore se fa il leghista", ripete ancora una volta il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia.

A Pontida fischi per Macron. Molinari: “Ci porta in guerra”
Il pratone di Pontida fischia Emmanuel Macron, che "ci vuole portare in guerra". Parole del deputato leghista Riccardo Molinari, dal palco della manifestazione del partito. "Siamo saldamente legati al blocco occidentale ma siamo al lavoro per la pace, per questo sosteniamo gli sforzi di Trump che dopo tre anni di retorica bellicista sta cercando una soluzione per il conflitto in Ucraina". Invece "Macron vuole trascinare l'Europa in guerra". "La Lega, diamo un messaggio agli alleati, ritiene che la prima emergenza sicurezza è nelle nostre strade, nei nostri confini, aumentiamo il personale delle forze dell'ordine per la sicurezza nelle nostre città. Da dove prendere questi soldi? Devono essere le banche e le assicurazioni a contribuire", conclude Molinari.

Zaia: “Pontida è Pontida grazie all’intuizione di Bossi”
"Pontida è Pontida e basta, la Lega di oggi non è la Lega di 30 anni fa e non sarà la Lega che avremo fra 10 anni. Ho fatto gli auguri a Umberto Bossi l'altro giorno, ci ho parlato al telefono ed è sempre sul pezzo – riferisce il governatore veneto Luca Zaia – Non ho mai fatto il il cheerleader per nessun leader, ma devo dire che Bossi ha avuto un grande merito e una grande intuizione: ha dato voce a chi non aveva voce".

Romeo: “Noi accogliamo chi porta un valore aggiunto ma deve esserci rispetto”
Continua Massimiliano Romeo dal palco: “Il cuore del pensiero della Lega è il federalismo e qualsiasi evoluzione del nostro movimento non potrà mai prescindere dalle nostre radici. La Lega è un partito nazionale ma dalle forte identità regionali, poi accogliamo anche chi porta un valore aggiunto ma questo deve avvenire con il rispetto di tutte le sensibilità diverse che ci sono”, dice il capogruppo della Lega al Senato riferendosi in maniera indiretta anche all’ex generale Vannacci.
di Francesco Bei
Zaia: “Io parlamentare? Non so, finora ho mantenuto la mia parola”
“È doveroso ricordare che bisogna mantenere gli impegni presi e la parola data e io ho preso l'impegno a governare fino all'ultimo giorno la mia regione e lo farò. L'ho dimostrato l'anno scorso rinunciando a un seggio sicuro in Europa, e questo mi deve essere riconosciuto", ricorda il governatore veneto Luca Zaia. Poi sull'ipotesi di diventare parlamentare al posto di Alberto Stefani, se venisse eletto presidente del Veneto, aggiunge: "Non lo so dire".
Romeo dal palco: “Su sicurezza e spese militari gli alleati devono ascoltarci”
Arriva il messaggio di Romeo dal palco: “Sul tema della sicurezza i nostri alleati della Lega devono ascoltarci di più, e anche sulle spese militari. Qualsiasi evoluzione del nostro movimento non potrà prescindere dalle nostre radici, cioè spendere le risorse sui nostri territori senza vincoli dello Stato”, dice il capogruppo della Lega al Senato e segretario della Lega Lombardia.
di Matteo Pucciarelli
Zaia: “Alla prossima Pontida da segretario? Lo sceglie il congresso”
"Il segretario ce l'abbiamo ed è Matteo Salvini e i segretari si fanno nei congressi", risponde il governatore veneto Luca Zaia arrivando a Pontida per il raduno della Lega, alla domanda se gli piacerebbe tornare a Pontida, un giorno, da segretario del partito.

Dal pratone fischi per Draghi
Fischi per Draghi. Paolo Borchia, capogruppo a Bruxelles, ha chiesto il permesso a Salvini di “dare la tessera della Lega a Draghi perché ha detto che non ci sono i presupposti per vendere solo auto elettriche dal 2035. Noi lo dicevamo da anni”. E sono partiti i fischi contro Draghi.
di Francesco Bei
Al via Pontida 2025, arriva Salvini
Il rosso della sagoma di Alberto da Giussano, sopra il Leone di San Marco, accompagnata dalle parole "La tua Pontida. Liberi e forti", fa da sfondo al palco che domina il pratone di Pontida. Al via la tradizionale manifestazione della Lega, con i militanti già arrivati nel paese della bergamasca. Il pratone si è leggermente ristretto rispetto agli scorsi anni, con i gazebo posti un po' più verso il centro del terreno. Gazebo dove sono stati allestiti i banchetti delle varie federazioni regionali, con tanti prodotti tipici, e trova anche spazio l'associazione di Roberto Vannacci "Il Mondo al contrario". Numerose le magliette dedicate a Charlie Kirk con la scritta "Freedom". In mezzo a tante bandiere della Lega ci sono anche uno striscione "free Bolsonaro" e una bandiera di Israele. A Pontida è appena arrivato anche il segretario Matteo Salvini.

Centinaio: “Vannacci? Il leader è Salvini, non ne ho altri”
"Se Salvini crede in Vannacci, ci crediamo anche noi. Il nodo è che se si entra in un partito come la Lega, devi viverlo. Non puoi pensare di vannaccizzarlo, ma devi pensare di salvinizzarti. Perché il nostro leader si chiama Matteo Salvini, io non ho altri leader", dice Gian Marco Centinaio, vicepresidente leghista del Senato, a margine del raduno sul pratone di Pontida.
Distribuite le maglie con la scritta Salvini
Sul partone di Pontida vengono distribuite le maglie gratuite con il numero 10 e il nome del segretario federale, Matteo Salvini.
di Matteo Pucciarelli

Rimosso lo striscione dedicato a Vannacci: “In generale tutto bene”
Lo striscione dedicato a Vannacci con su scritto “in generale tutto bene”, e la dicitura “il mondo al contrario”, era stato appeso alle 8 del mattino di fronte al palco dai team Vannacci, in bella vista. È durato poco: è stato tolto. “Ma solo perché la gente ci avrebbe spinto sopra, rovinandolo”, assicura Cristiano Romani, vicepresidente dell’associazione che prende il nome dal saggio dell’ex parà.
di Matteo Pucciarelli
La Carta lombarda di Romeo in versione vintage
A Pontida sunta la carta lombarda di Massimiliano Romeo in verisone vintage. “Grande rispetto per il generale ma anche per noi che portiamo avanti le idee storiche della Lega, i principi e le origini per cui siamo qui”
di Matteo Pucciarelli

Romeo: “Veneto e Lombardia devono restare alla Lega”
"Il Veneto deve restare alla Lega come la Lombardia e tutte le regioni che governiamo", il capogruppo della Lega al Senato e segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo, ribadisce la sua posizione a Pontida.

A Pontida firme contro Green deal e i libri di Salvini e Vannacci in vendita, attesa per il raduno
Arrivano alla spicciolata sul pratone i militanti della Lega per il raduno di Pontida. Dalla raccolta firme contro il "Green deal ideologico" o per la 'Carta della Lombardia' alla maglietta "Loro hanno subito l'immigrazione, ora vivono nelle riserve" con l'immagine di un pellerossa come in uno storico manifesto elettorale del Carroccio, dai pasticciotti salentini ad altri prodotti tipici dal Trentino all'Emilia-Romagna come il Lambrusco, i gazebo colorano il 'sacro suolo', la cui superficie risulta ristretta per la presenza di un grande tendone. Sotto il palco con lo slogan 'Liberi e forti' accanto all'Alberto da Giussano e a Leone di San Marco, in vendita anche i libri di Matteo Salvini, di Vannacci, di Armando Siri sulla flat tax e del senatore leghista Claudio Borghi.