Roma, 22 settembre 2025 – Grande mobilitazione per lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base a sostegno della popolazione di Gaza. La protesta, che sulla carta si conclude alle 23 di oggi, riguarda tutti i settori, dal trasporto pubblico locale, alle ferrovie, porti, scuole e servizi pubblici. In alcune grandi città le manifestazioni sono degenerate. A Milano il corteo ha invaso la stazione centrale: un gruppo di partecipanti ha preso d’assalto le vetrine e cercato di forzare le transenne. Cariche della polizia, che ha usato sfollagente e fumogeni. Sessanta agenti feriti e oltre 10 fermi. Treni cancellati e ritardi di ore. Chiuse fermate della metro. A Torino occupati binari della ferrovia. Bloccati i porti di Genova, Livorno e Marghera, dove la polizia ha aperto gli idranti. Paralizzati il casello sull’A1 a Calenzano (Firenze) e la Fi-Pi-Li. A Bologna il corteo ha invaso tangenziale e autostrada a Bologna. Traffico in tilt a Roma, con i manifestanti che hanno imboccato la tangenziale e poi occupato la Tiburtina per ora. Nuovi scontri in serata al corteo di Brescia, con lancio di bottiglie di vetro verso gli agenti e cariche della Polizia. Giorgia Meloni: “Immagini indegne, tutti i partiti condannino”. La condanna di Schlein: “Ma in migliaia hanno sfilato pacificamente”.
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Ancora scontri in serata, a Brescia, tra manifestanti e Polizia durante la manifestazione a sostegno del popolo palestinese. Iniziato alle 18, il corteo si è snodato lungo le vie della città fino alla stazione, che era blindata. I manifestanti ci sono avvicinati agli agenti in tenuta antisommossa e hanno cercato di sfondare il cordone. La Polizia ha caricato e lanciato lacrimogeni ed è riuscita ad allontanare i manifestanti. Sono volate bottiglie di vetro ed è stato sradicato anche un cestino lanciato contro le forze dell'ordine.
"Quelli che hanno assaltato stazioni, bloccato autostrade e porti non hanno a cuore i bambini di Gaza e la fine delle guerre ma vogliono lo scontro sociale. Nelle prossime settimane sono già in calendario altri 44 scioperi tra generali e locali. Sono lavoratori anche gli italiani che oggi sono rimasti a piedi, le decine di poliziotti mandati in ospedale: impediremo che si ripeta e chiederemo una cauzione a chi organizza cortei e manifestazioni, in caso di danni pagheranno di tasca loro". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, al Tg1.
"Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Non ho difficoltà a condannare la devastazione della stazione e il ferimento di 60 agenti. Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e non è mai stato il nostro metodo. Però non possiamo accettare che la violenza di qualche centinaio copra le decine di migliaia che pacificamente hanno manifestato. Perché mentre noi la violenza la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che lei condanni i crimini di Netanyahu, anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu". Così Elly Schlein.
"Ci sono dei contusi" e "anche delle persone fermate" per i disordini alle manifestazioni per Gaza. "La causa dei conflitti bellici che sono per il mondo, russo-ucraino e israelo-palestinese soprattutto, è talmente nobile che non va sprecata e sporcata dalle azioni di pochi ma in numero importante facinorosi, persone che cercano di cogliere la sensibilità generale su questo tema come opportunità per fare le solite azioni di violenza pura e semplice. Quello che è successo a Milano è sotto gli occhi di tutti: una deliberata violenta azione di attacco verso le forze di polizia". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
"Il Movimento 5 stelle è al fianco di chi oggi ha scioperato ed è sceso in piazza in tutta Italia, da Nord a Sud, rinunciando a un giorno di stipendio o sacrificando una giornata lavorativa, per solidarizzare con i civili palestinesi e opporsi al genocidio perpetrato da Netanyahu a Gaza. Una marea umana che ha dato un chiaro segnale a questo governo: basta giri di parole, l'Italia si schieri contro il genocidio. Condanniamo i gesti violenti di qualche facinoroso, ma riteniamo non debbano oscurare le ragioni di una mobilitazione enorme, pacifica, che ha restituito il pensiero di un Paese che non vuole rimanere in silenzio davanti a quanto sta accadendo. Il M5s, con i suoi parlamentari, i suoi eletti, i suoi attivisti, ha preso parte a questa marcia democratica. È ora che il governo ascolti le ragioni delle piazze". Lo dice in una nota il Movimento 5 stelle.
"Non è costringendo le Università italiane a chiudere i cancelli che si esprime vicinanza al popolo palestinese, non è impedendo l'ingresso in aula a studenti e studentesse che si manifesta il proprio sconcerto per la carneficina in corso a Gaza, non è aggredendo le forze dell'ordine che si contribuisce alla costruzione di un percorso di pace. Non possiamo consentire che i nostri atenei diventino zone franche dove si picchiano professori o si occupano spazi dedicati a studio e lezioni". Così la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini. "L'impegno del Governo a fianco dei rettori è garantire che gli atenei rimangano spazi aperti"
Sono oltre una decina i manifestanti fermati per i disordini di oggi durante la manifestazione pro Gaza, dove sono rimasti feriti o contusi una sessantina di esponenti delle forze dell'ordine, dei quali 23 già portati in ospedale e certificati. Al momento alcune centinaia di persone sono ferme in via Vittor Pisani di fronte alla polizia in tenuta antisommossa.
Alcuni studenti che sfilavano nel corteo per Gaza dopo essere entrati nella città universitaria sono ora nella Facoltà di Lettere. Gli studenti, almeno un centinaio, si trovano nell'atrio della Facoltà. "Vogliamo occupare, resteremo qui in vista del Senato accademico di domani, fuori il sionismo dall'Università", spiegano gli studenti. Nella Facoltà in alcune aule si stanno ancora discutendo tesi di laurea, attività che non è stata bloccata.
"Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti "pro-pal", sedicenti "antifa", sedicenti "pacifisti" che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell'Ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell'Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche". Lo scrive sui social la premier, Giorgia Meloni.
Sono otto per ora i manifestanti fermati dalla polizia a Bologna a seguito di quanto accaduto durante il corteo pro Gaza. Lo rende noto la Questura. Su via Ferrarese e via Stalingrado si sono verificati scontri che hanno visto il lancio, da parte dei manifestanti, di bottiglie di vetro, mazze e pietre verso le forze dell'ordine. Un gruppo di manifestanti, circa 200/300, si è posizionato sulla via Stalingrado per bloccare ancora una volta il traffico. La polizia ha impiegato lacrimogeni con la necessità di qualche carica.
"Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese". Lo ha scritto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani su X. - "Comportamenti gravi che creano anche un danno all'economia, con i turisti in fuga - ha aggiunto Tajani nel suo messaggio da New York dove si trova per l'Assemblea Generale dell'Onu -. Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall'articolo 40 della Costituzione". Il ministro ha quindi espresso "solidarietà alle forze dell'ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza". "Io sono a New York per partecipare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente".

Il corteo per Gaza, dopo aver superato il sottopassaggio della tangenziale, si è riversato su via Tiburtina, causando la paralisi totale del traffico in entrambe le direzioni. La polizia ha bloccato l'accesso al ponte, costringendo i manifestanti a proseguire lungo la strada. La marcia si sta ora muovendo in direzione del cimitero del Verano, con pesanti ripercussioni sulla viabilità dell'intera zona. Molti automobilisti suonano il clacson in solidarietà con i manifestanti al grido di "Free Palestine".
"Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza". Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala commenta quanto sta avvenendo in città, con gli sconti tra manifestanti e forze dell'ordine. "In queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica", conclude.
Proseguono gli scontri a Bologna dopo l'occupazione di tangenziale e autostrada da parte dei manifestanti pro Palestina. La Polizia continua ad avanzare e sparare lacrimogeni per disperdere alcune centinaia di attivisti che continuano a fermarsi lungo via Stalingrado. In alcuni momenti la polizia ha avanzato a passo di corsa ma non ci sono stati veri e propri contatti diretti. I manifestanti hanno continuato a lanciare bottiglie e pietre, cercando anche di posizionare alcune barricate improvvisare lungo il percorso. I manifestanti parlano di alcuni fermi.

Il corteo romano per Gaza, giunto a San Lorenzo, ha deviato verso la Tangenziale Est, percorrendola per un tratto. Il percorso, viene riferito dalle forze dell'ordine, è stato autorizzato "in via eccezionale stante la straordinaria adesione alla manifestazione", dai funzionari di polizia presenti sul posto. Al momento non si registrano incidenti.
A Bologna autostrada e tangenziale sono state sgomberate dai reparti inquadranti delle Forze dell'ordine dopo che i manifestanti pro Gaza aveva bloccato le arterie. Lo rende noto la Questura. Il blocco, viene specificato, ha reso necessario l'utilizzo dell'idrante, ma non c'è stato nessun contatto tra i manifestanti e le Forze di Polizia. A breve ci sara' l'intervento di pulizia dei residui sul manto stradale di quanto lanciato dai manifestanti cosi' da riaprire definitivamente la circolazione. I manifestanti si trovano ora su via Stalingrado.
Il corteo a favore della Palestina è arrivato a piazza di Porta Maggiore, come da preavviso formulato direttamente ai funzionari di polizia presenti sul posto. Durante il percorso, i numeri sono progressivamente aumentati fino a raggiungere, attualmente, ben oltre le 50 mila presenze. Sono ora in corso ulteriori interlocuzioni per concordare le modalità di prosecuzione della iniziativa che, stante la straordinaria adesione di persone di ogni estrazione, continuerà all'insegna della organizzazione e dell'accompagnamento in sicurezza.

Con un fitto lancio di lacrimogeni, la Polizia a Milano ha di fatto sgomberato il gruppo di manifestanti che, da circa due ore, cerca di entrare nella Stazione Centrale al termine del corteo per Gaza. Dall'interno dello scalo, le forze dell'ordine sono uscite in piazza Duca d'Aosta sparando numerosi lacrimogeni che hanno messo in fuga in manifestanti verso via Vittor Pisani. In precedenza, dopo la chiusura dei cancelli della stazione, c'erano stati numerosi tentativi da parte dei manifestanti di entrare, lanciando oggetti contro le forze dell'ordine rimaste all'interno.
La forze dell'ordine sono riuscite a respingere e fare uscire i manifestanti dalla Galleria delle Carrozze della stazione Centrale. Gli scontri si sono dunque spostati in piazza Duca d'Aosta. Dove le persone che protestano stanno scagliando transenne contro lo schieramento di forze dell'ordine urlando "assassini". I manifestanti, alcune centinaia, stanno comunque arretrando.
Alla stazione centrale di Milano i manifestanti stanno usando contro la polizia gli idranti a disposizione della stazione mentre in questo momento è intervenuto anche un contingente di carabinieri. Sul posto denso fumo per i fumogeni. E scritte Acab (acronimo di All Cops Are Bastards) agli ingressi della metro. La vetrata dell'entrata principale è stata distrutta con delle impalcature, mentre continuano proteste e tafferugli.
Dopo l'attivazione degli idranti della polizia, i manifestanti di Marghera sono indietreggiati per alcune decine di metri e si sono fermati lungo la strada che porta al casello del porto. In diverse decine si sono seduti. Le forze dell'ordine ne hanno spostati alcuni a braccia prima di fermarsi. Sulla zona è cominciato a piovere, mentre il corteo ha discusso le prossime mosse. Ora sono in corso i preparativi per dirigersi verso il centro di Marghera. "Hanno provato a respingerci con gli idranti - ha detto Tommaso Cacciari - e come avete visto la gente è rimasta. Non solo è rimasta, ha voglia di continuare a rimanere. Questa mobilitazione ha un carattere straordinario. Ho quasi cinquant'anni e una cosa così non la vedevo dai tempi del Movimento no global di Genova".
Momenti di tensione questa mattina durante la manifestazione per Gaza e la Palestina a Ravenna, alla quale hanno preso parte soprattutto studenti. Centinaia di persone sono partite da piazza del Popolo e, a metà mattinata, hanno raggiunto il ponte mobile sul Candiano. Un gruppo di manifestanti, circa 6-7, si è staccato dal corteo e si è sdraiato in mezzo alla carreggiata, mostrando striscioni e bandiere al grido di "Palestina libera". Il gesto simbolico, durato pochi minuti, ha comportato il blocco della circolazione su una delle infrastrutture più importanti per la mobilità cittadina. Le forze dell'ordine sono intervenute rapidamente e tre persone, due uomini e una donna, sono state accompagnate in Questura e denunciate per blocco stradale.
Scontri sono in atto nella galleria delle Carrozze alla stazione centrale di Milano. Parte dei manifestanti del corteo pro Gaza ha assalito le vetrine e sta lanciando oggetti e parti di impalcature verso la polizia che cerca di respingerli con cariche di alleggerimento e ora ha chiuso i cancelli di ingresso della stazione.
Dopo tre ore davanti al casello del porto commerciale, il corteo di almeno 15mila persone in corso a Marghera ha provato ad avanzare per accedere all'infrastruttura. La polizia ha aperto gli idranti contro i manifestanti pochi metri prima che i due fronti venissero a contatto, poi ha cominciato ad avanzare. Alcuni manifestanti hanno risposto lanciando qualche bottiglia, prima di iniziare a indietreggiare al grido di "fascisti". Poi il corteo ha lentamente cominciato a lasciare l'ingresso del porto.
Il corteo per Gaza, organizzato da sindacati di base e studenti, è entrato sulla tangenziale di Bologna e l'ha di fatto bloccata. Alcuni manifestanti sono entrati anche con fumogeni e bandiere sull'Autostrada, interrompendo il traffico. Il presidio di polizia posto a metà di via Stalingrado si è infatti aperto e ha lasciato passare i manifestanti, fra le urla di gioia del corteo, che, scortato dalla polizia, ha raggiunto la tangenziale.
E' partito da piazza dei Cinquecento il corteo dello sciopero generale a sostegno della popolazione di Gaza. Secondo fonti di polizia, i partecipanti sono circa 30 mila: una lunga colonna che da piazza Vittorio si estende fino alla Stazione Termini. Ad aprire il corteo i vigili del fuoco, che sventolano la bandiera palestinese. Dal corteo si alzano cori e slogan contro il governo israeliano: "Sionisti e fascisti pensavate che saremmo stati liberi, vi siete sbagliati. Questa è la rivolta contro i sionisti e i governi che li appoggiano". Nel frattempo, da segnalare il lancio di uova contro l'Ufficio scolastico regionale in via Frangipane. Gli studenti, in protesta contro il ministro Valditara, lo accusano di impedire di parlare del "genocidio di Gaza" nelle scuole e prendono di mira anche la direttrice Anna Paola Sabatini con cori offensivi.
Tensioni tra manifestanti pro Palestina e forze dell'ordine alla Stazione Centrale di Milano, dove è terminato il corteo. All'arrivo del serpentone un gruppo di persone si è posizionato all'ingresso della stazione, dove la polizia era schierata in tenuta anti-sommossa. I manifestanti hanno usato quindi l'ingresso della metropolitana per accedere alla Stazione e sono stati respinti dalla polizia. Le tensioni sono ancora in corso, tra cariche e grida contro la polizia.
Il corteo pro Gaza che si sta svolgendo a Milano si è avvicinato a qualche centinaio di metri dal consolato americano, presidiato dalle forze dell'ordine per gridate, al grido "assassini". Poi c'è stato un momento di silenzio in piazza della Repubblica ed è stato diffuso a lungo il rumore lugubre dei droni che si abbattono su Gaza. "Questo rumore dovete sentirlo sempre nell vostra coscienza"hanno detto da un megafono. E' quindi stata bruciata una bandiera Usa.
Sono circa 10 mila le persone presenti alla manifestazione per Gaza che sta sfilando nel centro di Torino. Partendo dalla stazione Porta Nuova, il cui ingresso principale è stato chiuso dalle forze dell'ordine, il corteo principale sta sfilando in via Madama Cristina. Da esso si sono staccati i manifestanti di 'Torino per Gaza' (centri sociali) che hanno occupato i binari, sempre nei pressi del principale scalo ferroviario della città.
Dalle 6 di stamani il varco Valessini del porto di Livorno risulta bloccato da circa duecento manifestanti aderenti allo sciopero generale dell'Unione Sindacale di Base (Usb). Alla protesta si uniranno anche gli studenti delle scuole cittadine. Il collettivo Scuola di Carta ha annunciato un corteo fino a piazza del Luogo Pio, con destinazione il varco Valessini. Si registrano lunghe code di auto e pullman davanti al varco Valessini.
I manifestanti in corteo per Gaza a Pisa hanno invaso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, bloccando il traffico in direzione mare. Migliaia di persone hanno fatto accesso alla superstrada dallo svincolo nei pressi dell'aeroporto e occupato completamente la corsia in direzione mare, paralizzando il traffico, mentre in direzione di Firenze il traffico, pur rallentato per la curiosità degli automobilisti scorre regolarmente.
Nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas che ha richiamato a Venezia da tutto il Veneto secondo gli organizzatori più di 20mila persone, il corteo si è concluso di fronte al casello del Porto commerciale di Marghera (Venezia). "Le merci oggi non partono, è giunto il momento di dire stop al genocidio - hanno spiegato - qui inizia ufficialmente il blocco. La giornata è ancora lunga, non abbiamo fretta". Il corteo e' arrivato al Porto dopo quasi due chilometri attraverso le strade della città.

Sono oltre ventimila, secondo una prima stima, le persone al momento in piazza a Roma per la manifestazione a sostegno della popolazione di Gaza. Il flusso di partecipanti è in aumento perché sono in arrivo in piazza dei Cinquecento a Termini gruppi da diverse direttrici. Al momento è garantita la funzionalità della stazione attraverso varchi controllati.
Treni cancellati e ritardi fino a 120 minuti, in stazione Centrale a Milano, per lo sciopero indetto dall'Unione sindacale di base per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, per sostenere la Global Sumud Flotilla e per chiedere al governo lo stop delle relazioni con Israele. Disagi anche a Milano Porta Garibaldi, dove i ritardi raggiungono i 150 minuti, e a Milano Rogoredo, dove si viaggia fino a 140 minuti di ritardo. Lo sciopero proseguirà fino alle 23 di oggi, con possibilità di ulteriori cancellazioni e ritardi.
Dopo una lunga serie di interventi al microfono delle varie realtà presenti, alternati da slogan e cori pro Palestina e contro il genocidio, sta partendo la grande manifestazione per Gaza e la Palestina dalla rotonda davanti all'ingresso autostradale A1 di Calenzano, che per oltre un'ora ha bloccato l'ingresso e l'uscita al casello, e causando disagi ai traffico della circostante area industriale. Tanti gli slogan per la Palestina, declamati anche in arabo. Autostrade per l'Italia informa che alle 9:30 circa, sulla A1 Milano-Napoli, è stata disposta la chiusura dell'uscita di Calenzano da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna, a causa della manifestazione.
Primi disagi sulla circolazione ferroviaria regionale, nel Bolognese, a seguito della mobilitazione indetta dai sindacati per protestare contro la situazione a Gaza. Secondo quanto riportato sul canale Telegram di Trenitalia Tper risultano cancellati per sciopero il treno 17670/17671 da Porretta per Pianoro; il treno 17668/17669 da Marzabotto per Pianoro; il treno 17750/17751 da Pianoro a Marzabotto; il treno 1766/17667 da Porretta per Pianoro; il treno 3910 da Ancona per Piacenza per quanto riguarda la tratta da Rimini a Bologna; il treno 3906 da Ancona per Piacenza per quanto riguarda la tratta Bologna-Piacenza; il treno 90011 da Bologna per Vignola nel tratto da Casalecchio Garibaldi a Vignola e il treno 90010 da Vignola per Bologna nello stesso tratto.
Pochi treni regionali cancellati ma ritardi fino a 70 minuti vengono registrati stamani nella stazioni ferroviarie venete. A Venezia Santa Lucia si registrano cancellazioni per quattro treni locali in partenza e cinque in arrivo. Le "Frecce" sono date con forti ritardi tra 40' e 55'. Situazione simile nelle stazioni di Padova e Verona Porta Nuova, scalo quest'ultimo che riceve i flussi anche dalla linea del Brennero.
Nel giorno dell'allerta maltempo arancione scatta anche la mobilitazione collettiva indetta da USB per Gaza. Il sindacato ha indetto lo sciopero generale nazionale, con assemblee e cortei che confluiranno in porto per un'assemblea, convocata alle 11 e un corteo cittadino nel primo pomeriggio. Gia' stamane e' attivo dalle 8 il blocco ai varchi portuali. Gli studenti si muoveranno in corteo dal centro citta' verso le banchine. Sulla manifestazione pesano le condizioni meteo, in considerazione della allerta arancione, che potrebbero apportare modifiche alla protesta. Genova ha un ruolo cruciale nella mobilitazione di oggi: era stato proprio il Calp, lo scorso 30 agosto, a dichiarare ai circa 40 mila manifestanti scesi in piazza per sostenere la popolazione palestinese e la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla. Proprio ieri l'Usb ha fatto sapere di essere venuta a conoscenza del previsto arrivo, al terminal Spinelli, della Joanna Borchard, nave dell'agenzia Cosulich, per caricare container diretti a Israele e di essere "immediatamente intervenuta presso le istituzioni comunali per sollecitare il rispetto della mozione e della volonta' espressa dal Comune di Genova rispetto alla rottura degli accordi commerciali e diplomatici con Israele", ricordando che "lo sciopero avrà anche funzione di presidiare e impedire eventuali carichi".
Lo sciopero di oggi è stato indetto "da un sindacato di base, di estrema sinistra. L'ultima adesione è sotto al 7%", sull'alta velocità "un solo treno è stato soppresso" mentre sui regionali c'è un "25% dei blocchi del servizio". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102,5. "La prossima settimana - ha ricordato - sono in programma 44 scioperi, 23 nazionali sui quali non possiamo intervenire, 21 a livello locale". Ma comunque, ha ribadito, "i numeri sono in calo rispetto a tutte le ultime condizioni di sciopero. Vigiliamo - ha detto ancora - che tutto sia proclamato secondo la normativa vigente" ma serve "ragionare tutti assieme, in senso propositivo, sulla revisione della normativa. Nessuno vuole toccare il diritto allo sciopero, ma va fatta una riflessione".
A causa dello sciopero generale nazionale, a Milano chiude la M4 che riapre dopo le 15. Restano aperte, invece, la M1, M2, M3 e M5. Dopo le 9:30 alcune linee bus e tram potrebbero essere deviate, interrotte o rallentate da una manifestazione. Atm lo comunica anche dal proprio account X.
Alcuni treni regionali cancellati e ritardi fino a 80 minuti stamattina a Roma nel giorno dello sciopero generale indetto in solidarietà alla popolazione di Gaza. Al momento le linee metro della Capitale funzionano regolarmente. Chiusa la fermata Termini, su disposizione delle forze dell'ordine, in vista della manifestazione indetta da Usb e realtà palestinesi in programma dalle 11 in viale Luigi Einaudi, angolo piazza dei Cinquecento, nella zona della stazione.
È iniziata sotto la pioggia questa mattina la giornata di sciopero generale per Gaza indetta dai sindacati di base. Dalle sette attivisti pro Pal e studenti hanno bloccato gli ingressi del Campus universitario Einaudi per impedire le lezioni. Altri blocchi sono previsti in altre sedi universitarie e nelle scuole superiori. "Anche noi dobbiamo svuotare le aule perché è nelle scuole che si riproduce tutta la società - scrivono i comitati studenteschi -. Fermiamo le scuole, fermiamo le città, fermiamo il mondo, perché a Gaza non ci sono più aule, non ci sono più ospedali, non c'è più tempo. Blocchiamo tutto per Gaza, non possiamo più rimandare la costruzione di un mondo decente". Gli studenti si sono dati appuntamento alle 9.30 in piazza Arbarello. Da lì si sposteranno verso piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova, da dove partirà il corteo dei sindacati di base. Sono previsti disagi nel trasporto pubblico e ferroviario.