
I produttori sono in attesa del bonus elettrodomestici 2025. Sotto, Marco Imparato, direttore generale di Applia Italia
Roma, 21 settembre 2025 – Ma il bonus elettrodomestici 2025 quando arriva davvero? “Stiamo chiedendo con grande insistenza che parta a ottobre, al momento è previsto per novembre”. Marco Imparato, direttore generale di Applia Italia (Associazione produttori elettrodomestici di Confindustria) si aspetta che l’attesa sia breve perché nel frattempo “le famiglie rimandano gli acquisti aspettando l’occasione, e questo è un danno per il settore”. Per inquadrare il tema, bastano quattro numeri, riportati sul sito: l’associazione riunisce 120 imprese con 145mila addetti, 22 milioni di apparecchi prodotti e 19 miliardi di fatturato.

Come funzionerà il bonus elettrodomestici?
“I punti centrali in sostanza sono tre: efficienza energetica dei prodotti e quindi riduzione dei consumi; circolarità, con smaltimento corretto dei vecchi apparecchi; validità per elettrodomestici di produzione europea, e questa è la novità più rilevante. Un modo per aiutare soprattutto le nostre imprese”.
A questo link le info su Applia Italia
Le statistiche Applia ci dicono che sono fabbricati in Italia 22 milioni di apparecchi per 19 miliardi di fatturato, di questi 12 sono garantiti dall’export.
“Siamo tra i grandi poli produttivi europei, dopo la Germania e prima della Polonia. Tendenzialmente questo mercato è fatto da un 75% di prodotti europei e da un 25% di prodotti prettamente asiatici”.
La produzione con 22 milioni di pezzi: che numero rappresenta?
“In diminuzione, da qualche anno. Il picco risale al 2007, allora eravamo a 30 milioni di apparecchi. Poi si è presa una strada diversa, meno prodotti ma più pregiati. Il boom del settore si è registrato negli anni della pandemia da Covid. Dopo, è arrivata la contrazione. Il nostro mercato va di pari passo con i consumi europei”.
Qual è la vita media degli elettrodomestici, oggi in Italia?
“Secondo i dati Enea, ente terzo, l’età media degli apparecchi che hanno in casa gli italiani è piuttosto alta. Dodici-14 anni per lavatrice e lavastoviglie, 14-18 per frigorifero e forno, sopra i 20 anni per il congelatore”.
Nell’esperienza dei consumatori la statistica però si accorcia. Nel frattempo, quando un elettrodomestico si rompe?
“Abbiamo suddiviso le voci che compongono i costi della riparazione. Il pezzo di ricambio, ad esempio per una lavatrice, vale solo un quarto. Tutto il resto è dato dalla manodopera, che pesa per il 63%, e dal trasporto, che rappresenta il 12%”.
Esiste l’obsolescenza programmnegli elettrodomestici? ata
“Non ci sono le basi perché possa esistere. La pratica sarebbe del tutto illegale ma prima di tutto deleteria in un mercato estremamente competitivo. Sarebbe una mossa totalmente suicida da parte dei produttori. Diverso dire che ci sono prodotti con prezzi anche molto diversi”.
Parlando di nuovi elettrodomestici: che cosa li contraddistingue?
"Intanto la nuova etichetta energetica, che è stata introdotta nel 2021, per molti prodotti è già la terza edizione. Garantiscono un -60% di consumi, se mettiamo in rapporto la media di un nuovo elettrodomestico con la classe venduta 10 anni fa”.
A che cosa bisogna guardare quando si acquista un elettrodomestico?
“Per l’efficienza del prodotto, l’elemento che la fa da padrone è sicuramente l’indicazione della classe energetica”.
