Equipaggio e nave non superano l'esame sulla sicurezza, la "Athos" fermata al porto di Termini
Un cargo battente bandiera di Antigua e Barbuda è stato ispezionato dalla guardia costiera che ha riscontrato 19 "non conformità", otto delle quali ritenute particolarmente gravi. L'imbarcazione resterà ormeggiata fino a quando l'armatore non avrà risolto i problemi accertati

Per verificare le condizioni di sicurezza a bordo, i membri dell’equipaggio ha dovuto fare un’esercitazione sulla sicurezza sotto la supervisione della guardia costiera che li ha bocciati. È stato disposto il fermo della nave cargo “Athos”, battente la bandiera di Antigua e Barbuda, che dovrà restare ormeggiata al porto di Termini Imerese sino a quando non saranno sanate le irregolarità accertate. Ben diciannove, fanno sapere dalla capitaneria di porto, le “non conformità” riscontrate, otto delle quali ritenute particolarmente gravi, che hanno reso necessario bloccare la partenza per prevenire ogni possibile pericolo sia per i marinai che per l’ambiente.
Gli accertamenti sono stati eseguiti dal personale dei nuclei specializzati in sicurezza della navigazione delle capitanerie di porto di Palermo e Trapani sotto il coordinamento della Direzione marittima della Sicilia occidentale. “Tra le principali deficienze - spiegano dalla guardia costiera - il mancato rispetto delle disposizioni sulla manutenzione degli impianti di bordo e degli equipaggiamenti di sicurezza, la scarsa preparazione dei marittimi nell’impiego delle dotazioni di sicurezza e antinquinamento nonché l’insufficiente familiarità con le procedure d’emergenza, anche antincendio”.
Secondo quanto stabilito dalla capitaneria di porto, la nave dovrà restare ormeggiata al porto di Termini Imerese sino a quando l’armatore non avrà sanato le irregolarità. L’imbarcazione, che era stata segnalata nel portale gestito dall’Agenzia europea della sicurezza marittima, dovrà essere sottoposta a un’altra ispezione prima di potere nuovamente solcare il mare nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali in materia di sicurezza della navigazione e di prevenzione degli inquinamenti.
Gli ispettori della Guardia Costiera individuati per svolgere tale importante compito vengono abilitati a termine di un lungo percorso formativo della durata di circa tre anni, svolto in Italia e presso la sede dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA) di Lisbona e prevede aggiornamenti periodici, anche congiunti con gli ispettori degli altri Paesi membri.