Dossier in pillole: il fortino della droga a Palermo, quanto guadagnano i manager della sanità pubblica
Lo hanno definito "un fortino della droga", perché secondo gli inquirenti a Falsomiele sarebbe stato possibile trovare a ogni ora qualsiasi tipo di stupefacente, dalla cocaina all'erba, passando per l'eroina e il crack. Come ricostruisce Sandra Figliuolo attraverso l'ordinanza che ha portato all'arresto di 7 persone (ma con una lista di indagati che arriva in tutto a 81) sarebbe una famiglia (quella di Giuseppe Caruso e di Sergio Sangiorgio) che avrebbe gestito il business da decine di migliaia di euro colonizzando una parte del quartiere. Così gli affari avrebbero funzionato soprattutto con la polvere bianca: "Se la fanno tutti, la tirano anche i magistrati". Tutti i retroscena e le intercettazioni dell'inchiesta.
Dal narcotraffico al mondo delle frodi, il passo è breve quando il denaro è al centro degli interessi criminali. Era una specie di asso pigliatutto: Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus. Voleva per sé tutti i crediti d'imposta concessi dallo Stato per i lavori edili, ma che in realtà sono finiti nelle tasche di pochi. Come ricostruisce Rosita Rijtano, sono questi i retroscena che emergono dall'ultima operazione della guardia di finanza di Sant'Agata di Militello che ha portato al sequestro preventivo di beni per 1,6 milioni di euro e coinvolto un imprenditore edile palermitano di 63 anni. Nelle carte delle fiamme gialle viene ricostruito come funzionava lo schema che ha coinvolto anche due architetti del capoluogo siciliano.
Ma le truffe non si fermano ai grandi numeri e ai cantieri edili: anche nel digitale si possono nascondere insidie capaci di colpire direttamente i cittadini comuni. Così un cofanetto di dvd da collezionisti viene messo in vendita a un prezzo fuori mercato (altissimo e spropositato). Un acquirente, senza neppure chiedere uno “sconticino”, lo acquista. Dietro a quella che sembra una banalissima e semplicissima vendita in realtà si nasconde una truffa al contrario. Perché, come ha scoperto Gerlando Cardinale nella sua inchiesta, alcuni truffatori si aggirano su Subito.it riuscendo a svuotare i conti in banca semplicemente provando a comprare sul famoso marketplace. Fra insulti e minacce, alle spalle ci sarebbe una grossa organizzazione che guadagna un fiume di soldi.
Se il web può essere terreno fertile per le truffe, il raggiro può assumere forme ancora più subdole quando si presenta alla porta di casa. Un finto corriere che telefona, chiama per nome il suo interlocutore, dice di dover consegnare un pacco e si fa consegnare i soldi. Poi la scoperta: il pacco è vuoto. Sarebbero decine le denunce già presentate dai cittadini e su cui i carabinieri stanno già indagando. Come racconta Sandra Figliuolo, il truffatore - che ha già colpito in questi ultimi mesi in diverse zone della città - continua a muoversi senza timori, incurante di farsi riprendere anche dalle telecamere di sorveglianza che hanno tracciato non solo il suo identikit, ma anche come agisce e le zone "predilette".
Dalle truffe alla porta ai palazzi del potere, questa settimana non sono mancati gli approfondimenti legati alla sanità. Dirigono ospedali e non solo, gestiscono milioni di euro e occupano i vertici della sanità palermitana. Sono ex medici, avvocati e volti graditi alla politica i manager delle principali aziende sanitarie e ospedaliere della città, uomini e donne di potere che si muovono su una scala retributiva che va dai 100 mila ai quasi 200 mila euro l'anno. Federica Virga ha spulciato all'interno delle amministrazioni trasparenti scoprendo che questa documentazione (che è un obbligo di legge, insieme a curricula e decreti di nomina) in alcuni casi è assente. Ma chi sono i paperoni della sanità? Tutti i redditi e i patrimoni dei direttori generali, sanitari e amministrativi di Palermo.
Non mancano i focus sull'ambiente, perché in una delle zone più residenziali della città si combatte ogni giorno contro abbandono e degrado. Est e ovest, come in una piccola Berlino. Ma siamo a Palermo, dove il muro immaginario è il ponte di via Belgio che riesce nell'impresa di dividere via Monti Iblei in due mondi lontani. Da un lato tutto è curato, con piante verdi e un impianto di irrigazione funzionante. Dall'altro, tutto intorno, i cespugli sono secchi, invasi dalle sterpaglie. Il caso raccontato da Federica Virga scoperchia un misfatto, di cui il Comune è a conoscenza.
Infine c'è anche chi, lontano dal degrado urbano, costruisce comunità alternative tra spiritualità e controversie: c'è un'altra Palermo, invisibile ai più, in un anonimo palazzetto a vetri nella zona dello stadio Renzo Barbera. Tra le varie attività che qui hanno fissato la propria sede ce n'è una "particolare". Si tratta di Scientology. Federico Tulli ricostruisce il metodo, la storia, la presenza in Sicilia del movimento "filosofico-religioso" fondato da Hubbard negli Stati Uniti. Nel suo approfondimento si scopre anche che agli alcolisti viene tesa una mano utilizzando un approccio non medico e che abbondano le campagne anti psichiatria sulle quali scarseggiano le basi scientifiche. Intanto in città sono decine gli adepti e i simpatizzanti, forse poco più di cento in tutto. Ma le attività che ruotano intorno a centri come questo sono molteplici.