Si è aperto con un video in ricordo di Charlie Kirk l’intervento di Matteo Salvini al tradizionale raduno della Lega a Pontida. Il segretario del Carroccio ha chiesto alla folla presente di dedicare «non un minuto di silenzio ma un minuto di applauso che arrivi fino in Arizona» in memoria dell’attivista, «dipinto come un bersaglio» e ucciso, ha detto, «a fucilate».
Il vicepremier ha poi toccato diversi temi politici e internazionali. Sul fronte della politica estera, Salvini ha ribadito la sua contrarietà all’ipotesi di un esercito europeo e al debito comune dell’Unione. Ha chiesto agli amministratori della Lega di presentare nei rispettivi Comuni mozioni che ricordino come «l’Italia è contro la guerra» e che il Paese non manderà «mai i nostri figli a combattere in Ucraina e in Russia».
Riferendosi al conflitto in Medio Oriente, il leader della Lega ha affermato che un’ipotesi di due popoli e due Stati non è praticabile «finché ci saranno i tagliagole islamici di Hamas a tenere in ostaggio i bimbi palestinesi e israeliani».
Un ampio passaggio del suo intervento è stato dedicato alla giustizia. Salvini ha annunciato che tutte le sedi della Lega diventeranno comitati per il sì al referendum sulla separazione delle carriere, richiamando la memoria di magistrati come Livatino, Falcone e Borsellino «che hanno dato la vita» per la giustizia.
In materia economica, il segretario ha proposto di estendere la flat tax a tutti i lavoratori e lavoratrici italiani, di aumentare fino a mille euro il reddito nella fascia compresa tra i 28 e i 60mila euro e di cancellare le cartelle esattoriali. Ha inoltre chiesto alle banche italiane un contributo per sostenere chi si trova in difficoltà.
Il tema del fisco è stato legato anche a quello della casa: secondo Salvini, gli istituti di credito dovrebbero destinare parte degli utili a un grande piano casa per consentire alle nuove generazioni di accedere più facilmente alla proprietà immobiliare. «Le grandi banche, invece che guadagnare 46 miliardi per distribuirsi i dividendi, ne guadagneranno 42 o 43 – ha osservato – e non credo che qualcuno nei palazzi della finanza avrà difficoltà a fare la spesa».
In chiusura, Salvini ha lanciato una mobilitazione per il 14 febbraio, annunciando «la più grande manifestazione che si ricordi per la difesa dei valori, dei diritti, dei confini e della libertà della civiltà occidentale». Davanti alla folla, il leader della Lega ha concluso: «Vi chiedo impegno e, in cambio, vi offro la mia vita e libertà. Voi non dovete cambiare mai. Liberi, forti e senza paura».