Jet Polonia-Nato in volo al confine con l’Ucraina. Tusk: «Minaccia scongiurata». Rubio: «Incursione droni russi pericolosa e provocatoria» – Il video
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha definito l’incursione di droni di fabbricazione russa nello spazio aereo polacco durante un attacco all’Ucraina avvenuto all’inizio di questa settimana come uno «sviluppo spiacevole e pericoloso». Nella regione orientale della Polonia, infatti, era scattato lo stato di massima allerta a causa di «operazioni russe con “veicoli aerei senza equipaggio” nei pressi del confine». Come aveva riferito il premier Donald Tusk, erano decollati dalle basi militari elicotteri e caccia: «Siamo in costante contatto con i nostri alleati». A causa di questo episodio, nei cieli del Paese sono stati dispiegati anche jet di altri Paesi della Nato per proteggere al meglio la città di Lublino e il suo aeroporto, chiuso a causa dell’allarme. La nuova situazione di tensione con il vicino di Mosca segue di tre giorni l’abbattimento di una serie di droni russi da parte dell’esercito polacco. «La domanda è se i droni siano stati indirizzati appositamente verso la Polonia. Se è così, se le prove ci porteranno a questa conclusione, allora ovviamente sarà… altamente provocatorio», ha detto Rubio ai giornalisti a Washington.
September 13, 2025
Violato lo spazio aereo polacco
Il ministero della Difesa rumeno ha dichiarato che lo spazio aereo del Paese è stato violato da un drone durante un attacco russo alle infrastrutture nella vicina Ucraina. I jet «hanno rilevato un drone nello spazio aereo nazionale» e lo hanno seguito fino a quando «non è scomparso dai radar» vicino al villaggio di Chilia Veche, ha aggiunto. Il drone «non ha sorvolato aree popolate e non ha rappresentato una minaccia imminente per la sicurezza della popolazione», si legge nella nota in cui si specifica che mezzi sono pronti a essere schierati «per iniziare la ricerca di eventuali detriti del velivolo».
Detriti di un drone cadono in Romania, decollano gli F-16
Non è però solo Polonia. Secondo i media romeni, i detriti di un drone russo si sarebbero schiantati nei pressi della città di Chilia, adiacente al confine con l’Ucraina. Stando a quanto si è appreso al momento, le forze armate di Bucarest avrebbero fatto decollare due F-16 dalla base di Borcea per monitorare lo spazio aereo: «Il territorio della Romania non era l’obiettivo dell’attacco», rassicura lo stato maggiore militare.
La promessa dell’Ue: «Pronti a nuove sanzioni contro Mosca»
Mentre la tensione tra Europa e Russia sale ai massimi storici negli ultimi anni, l’Ue ha aperto alla possibilità di «continuare a collaborare con tutti i partner globali interessati nel contesto delle sanzioni contro la Russia e della loro applicazione». Lo ha dichiarato un portavoce della Commissione europea, commentando la richiesta del presidente americano Trump di imporre dazi tra il 50% e il 100% ai beni provenienti dalla Cina.
Il blitz russo fallito a Kupyansk: «Molti soldati catturati»
Truppe russe hanno tentato un blitz a Kupyansk, nella regione di Kharkiv, utilizzando una conduttura del gas che porta in città. A riferirlo è lo Stato maggiore ucraino, citato dai media locali, precisando che l’attacco è stato «sventato» e «diversi russi catturati». Kupyansk e la sua periferia «sono sotto controllo», afferma, smentendo le notizie su combattimenti alle porte della città. Le condutture del gas sono state utilizzate dai russi per la conquista di Avdiivka e Sudzha.
Trump: «Paesi Nato smettano di acquistare petrolio russo»
Nel frattempo, Donald Trump ha chiesto ai Paesi Nato di «interrompere l’acquisto di petrolio russo prima delle nuove sanzioni americane contro Mosca: «Sono pronto a imporre sanzioni significative contro la Russia, a patto che tutti i Paesi della Nato accettino di farlo e che tutti i Paesi della Nato smettano di acquistare petrolio dalla Russia», si legge nel post su Truth. «Come sapete, l’impegno della Nato per vicnere è stato ben lontano dal 100% – continua -, e l’acquisto di petrolio russo, da parte di alcuni, è stato scioccante! Questo indebolisce enormemente la vostra posizione negoziale e il vostro potere contrattuale nei confronti della Russia».
Trump si è, inoltre, detto «pronto ad agire» quando lo saranno anche gli Alleati. «Credo che questo, insieme all’imposizione da parte della Nato – come gruppo – di dazi doganali dal 50% al 100% sulla Cina, da revocare completamente solo alla fine della guerra tra Russia e Ucraina, sarà anche di grande aiuto per porre fine a questa guerra mortale, ma ridicola. La Cina ha un forte controllo, e persino una stretta, sulla Russia, e questi dazi potenti spezzeranno quella presa». E, infine, «questa non è la Guerra di Trump (non sarebbe mai iniziata se fossi stato Presidente!), è la guerra di Biden e Zelensky. Io sono qui solo per aiutare a fermarla, e a salvare migliaia di vite russe e ucraine (7.118 vite perse solo la settimana scorsa. Follia!). Se la Nato farà come dico, la guerra finirà rapidamente, e tutte queste vite saranno salvate! Altrimenti, state solo sprecando il mio tempo, e il tempo, l’energia e i soldi degli Stati Uniti», conclude.
Zelensky ai partner occidentali: «Proteggiamo insieme i cieli»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto ai partner europei di «proteggere insieme i cieli» al fine di «costringere la Russia a porre fine al suo terrore aereo». È il messaggio del leader di Kiev su X: «Proteggere l’Ucraina e i nostri vicini – Polonia, Romania – dalle minacce russe nei cieli. Con i sistemi e gli aerei statunitensi, integrati con l’Europa, possiamo privare la guerra di Putin di significato e costringerla a finire». Nel frattempo, la Russia ha lanciato contro l’Ucraina 164 droni e un missile balistico nel corso della notte: lo riferiscono i militari di Kiev. Si registrano danni e feriti a Kharkiv.