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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 16:20 del 19 Settembre

L’omelia dell’arcivescovo di Napoli per Gaza: “Una spesa militare che supera scuola e sanità è suicidio collettivo”

Il cardinale ha quindi rivolto un appello a Israele: "Cessi di versare sangue palestinese"
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“Oggi la parola sangue ci brucia addosso perché il sangue è un linguaggio che tutti capiamo e che chiede conto a tutti. Il sangue di Gennaro si mescola idealmente al sangue versato in Palestina, come in Ucraina e in ogni terra ferita dove la violenza si crede onnipotente e invece è solo rumore. Il sangue è sacro: ogni goccia innocente è un sacramento rovesciato”. Così l’arcivescovo di Napoli, cardinale Domenico Battaglia, in un passaggio dell’omelia per le celebrazioni di San Gennaro. Nessun rito, ha specificato, “ci assolva dalla responsabilità”. “È il sangue di ogni bambino di Gaza che metterei esposto in questa cattedrale, accanto all’ampolla del santo perché non esistono “altre” lacrime: tutta la terra è un unico altare”.

Il cardinale ha quindi rivolto un appello a Israele: “Cessi di versare sangue palestinese”. “Cessino gli assedi che tolgono pane e acqua – ha aggiunto don Mimmo Battaglia – cessino i colpi che sbriciolano case e infanzie; cessino le rappresaglie che scambiano la sicurezza con lo schiacciamento, cessi l’invasione che soffoca ogni speranza di pace. La sicurezza che calpesta un popolo non è sicurezza: è un incendio che, prima o poi, brucia la mano che credeva di domarlo”. Quindi ha concluso: “Una spesa militare che supera scuola e sanità non è sicurezza, ma suicidio collettivo“.

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