

Il 1989 ha coinciso con un entusiasmante atto di liberazione, il crollo del muro di Berlino, e con una delle più clamorose e feroci manifestazioni di censura (potenzialmente planetaria) nei confronti di uno scrittore. Il 1989 è l’anno dello scandalo dei Versi satanici di Salman Rushdie, pubblicati in Italia presso Mondadori. Quando il libro esce in contemporanea in molti Paesi l’ayatollah Khomeini emette da Teheran la sua fatwa, una condanna a morte per blasfemia che autorizza ogni musulmano del mondo a uccidere lo scrittore, meritevole della punizione più disumana.
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