

Un presidente che chiama in causa la sua ministra della Giustizia, ordina di colpire i nemici politici e annuncia la nomina della propria ex avvocatessa a capo di un ufficio federale chiave. Donald Trump ha scelto di alzare il livello dello scontro istituzionale, trasformando ancora una volta la giustizia in terreno di battaglia personale.
Tutto è iniziato con una serie di roboanti post su Truth Social, in cui il presidente americano ha esortato la ministra Pam Bondi ad agire con “maggiore aggressività” contro tre figure che considera avversari diretti: l’ex direttore dell’FBI James Comey, la procuratrice generale di New York Letitia James e il deputato democratico Adam Schiff.
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