Non ha ancora una data d’uscita italiana Plainclothes di Carmen Emmi, film queer acclamato dalla critica con protagonisti Tom Blyth e Russell Tovey appena uscito nei cinema d’America.
Scritto dallo stesso Carmen Emmi, Plainclothes si presenta come un toccante dramma gay tanto intimo quanto straziante. Ambientato nella Syracuse degli anni ’90, il film vede Blyth nei panni di Lucas, un giovane poliziotto sotto copertura incaricato di adescare e arrestare uomini gay. Tovey (Looking) è invece Andrew, sua prossima vittima che finirà per travolgerlo. Perché quella che inizia come un’operazione sotto copertura nel bagno di un centro commerciale diventa qualcosa di molto più elettrizzante e impossibile da negare. In primis a sè stesso…
Plainclothes di Carmen Emmi, storia di un colpo di fulmine
Per Emmi, realizzare Plainclothes è sempre stato un’opera di speranza e rappresentazione LGBTQIA+, evitando tragedie solitamente scritte e dirette quando è l’amore queer ad essere raccontato.
“Volevo concludere con una nota di speranza. Se potessi avere un poster alternativo con sopra scritto “Nessuna persona queer muore alla fine di questo film”. Anzi probabilmente ne farò uno“, ha confessato Emmi a Gayety. “È stato molto importante per me quando l’ho scritto, e penso che tutte le storie siano importanti: sapevo solo che volevo realizzare la storia che avevo bisogno di vedere da adolescente”.
Sebbene la storia sia ambientata negli anni ’90, Emmi ha precisato quanto sia stata recente la sua ispirazione.
“Inizialmente mi sono ispirato a un’operazione sotto copertura avvenuta nel 2014… e in altre contee della California è successo fino al 2019″. “La gente sente parlare della trama di questo film e pensa: “Oh, credevo che sarebbe stato ambientato negli anni Settanta, Novanta”. Non posso credere che sia successo davvero. E io rispondo: “Succedeva nel 2019”.
Per Blyth, l’attrazione di Lucas per Andrew esplode sin dal primo sguardo.
“È il più vicino al colpo di fulmine che abbia mai visto in un film o nella vita reale”. “Con altre persone Lucas era stato in grado di negare l’attrazione, anche se aveva provato un po’ di attrazione o curiosità. È stato in grado di negarla e reprimerla per la sua stessa sopravvivenza. Ma quando incontra Andrew si sente visto in un modo che non può negare. E credo che tutto dipenda da quello sguardo, da quel primo sguardo che si scambiano.”
Tovey ha aggiunto: “Riconosci in Andrew la gentilezza e non c’è disperazione in lui, c’è qualcosa di molto adulto e sicuro di sé. E all’improvviso hai quest’uomo gay che potrebbe guidarti in questo nuovo capitolo della tua vita”.
Emmi voleva creare un certo tipo di intimità tra Lucas e Andrew, con annesse scene di sesso. “Quello che volevo davvero mostrare era la goffaggine e l’imbarazzo della prima volta di qualcuno, perché non ho avuto modo di vederlo”. “Tutto quello che vedevo era la versione iper-romantica e patinata delle scene di sesso. Anche se si svolgevano nella natura selvaggia o qualcosa del genere, erano comunque glamour. E volevo solo mostrare quanto possa essere crudo e caotico, e in questo modo, in un certo senso, divertente, ma anche esaltante”.
“Il mentoring è diventato una parte importante delle nostre conversazione”, ha precisato Blyth. “Russell me ne ha parlato subito … Lucas sta sicuramente imparando da Andrew, anche solo in quella casa, a fare sesso sicuro, cosa che non aveva mai fatto prima. Quindi non sa come fare. E Russell ha fatto bene a far sì che Andrew volesse davvero mostrargli come usare i condom in un momento in cui la crisi dell’aids era ancora molto viva”. “Questo si è rispecchiato nella nostra esperienza sul set perché sono un fan di Russell da anni e ammiro molto la sua carriera e il suo modo di lavorare. Quindi ero davvero felice di lavorare con qualcuno che è una specie di eroe e poi di diventare amici e di avere così tanta fiducia sul set”.
Plainclothes, le reazioni della critica
Plainclothes, in conclusione, resiste all’abusata tragedia queer a favore della sopravvivenza e della connessione tra i due protagonisti. “Spero solo che la gente ne tragga un senso di speranza“, ha concluso Emmi.
Presentato al Sundance Film Festival 2025, Plainclothes ha strappato un’altissima percentuale di recensioni positive su RottenTomateos, pari all’85%.
“L’evocativo debutto di Carmen Emmi si basa su un’estetica nostalgicamente strutturata che a volte sembra mascherare la sua sottile narrazione; il calore cresce in modi inaspettati, accendendosi attraverso la silenziosa agonia di vivere come qualcuno che non si è”, ha scritto il New York Times.
“È una storia commovente raccontata con sensibilità e interpretata magnificamente dai due protagonisti“, si legge sull’Hollywood Reporter.
“Emmi era solo un ragazzo nel 1997, l’anno in cui è ambientato “Plainclothes”, il che rende piuttosto notevole il grado in cui riesce a ricreare con successo l’atmosfera, così come l’incertezza e la paranoia, di quel periodo”, ha aggiunto Variety.
“L’interpretazione di Blythe è un’interpretazione interiore, in cui ciò che Lucas fa non è tanto importante quanto ciò che prova dentro di sé. Catturare questo stato d’animo è un dono speciale, e Blyth ci riesce“, conclude The Wrap.