Gianluca Grignani ha deciso di muovere una guerra legale contro Laura Pausini dopo l’uscita della cover di La mia storia tra le dita. Il brano, pubblicato il 12 settembre come primo singolo del nuovo lavoro della cantante romagnola, Io canto 2, ha immediatamente scatenato polemiche.
Nello specifico, Grignani accusa Pausini di aver cambiato il senso stesso della sua canzone, trasformandone la chiave narrativa senza consultarlo e senza chiedere approvazione preventiva. Secondo il cantautore, il danno non è solo professionale, ma anche artistico perché “una canzone non è solo melodia ma racconto, memoria ed emozione”.
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La guerra tra Gianluca Grignani e Laura Pausini: la modifica al testo della canzone e il nodo legale
Il punto più controverso riguarda un verso cruciale del brano. Nell’originale Grignani scriveva: “E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato / ricorda un uomo a volte va anche perdonato”.
Nella cover di Pausini invece diventa: “E se davvero non vuoi dirmi che hai sbagliato / ricorda a volte un uomo va anche perdonato”.
Un passaggio minimo all’apparenza, ma che per Grignani e il coautore Massimo Luca significa ribaltare l’intenzione del pezzo: quello che prima era un “atto di autocritica e richiesta di perdono”, nella versione di Pausini diventa quasi “un’accusa diretta”.
A questo si aggiunge un’ulteriore modifica: nella versione di Pausini il verso “Ok te ne vai” chiude la canzone, ma nell’originale era solo un’introduzione iniziale. Per Grignani questo è bastato a parlare di “stravolgimento semantico” e avviare un contrattacco legale tramite l’avvocato Giorgio Tramacere, che ha già inviato una lettera di diffida con posta certificata.
La risposta dello staff di Laura Pausini
Se da una parte Grignani non ha nascosto amarezza e risentimento: “Laura non mi ha fatto ascoltare prima il brano”, ha dichiarato a Il Messaggero – dall’altra l’entourage di Laura Pausini ha risposto alle accuse con fermezza, bollando il tutto come “ridicolo”. Lo staff della cantante ha sottolineato che “le autorizzazioni sarebbero state tutte regolarmente ottenute”, lasciando intendere che la questione nasca più da sensibilità artistiche che da reali mancanze legali.
Non va dimenticato che Gianluca Grignani e Laura Pausini avevano già avuto un confronto burrascoso pochi mesi fa. A luglio, infatti, il cantautore aveva accusato la star di non averlo citato adeguatamente nel lancio social della cover, vedendo in questa omissione una mancanza di rispetto.
Anche allora lo staff Pausini si era difeso, ribadendo che tutte le liberatorie erano state rispettate.
In parallelo alla polemica giudiziaria, Gianluca Grignani ha scelto di rispondere artisticamente: ha pubblicato sui suoi canali una nuova versione di La mia storia tra le dita, reinterpretata in duetto con Matteo Bocelli. Una mossa che sembra voler ribadire un punto: l’anima di quella canzone appartiene ancora a lui, e lui soltanto.
Adesso lo scenario resta aperto. Se la diffida dovesse sfociare in una vera causa, la conseguenza più pesante potrebbe essere il ritiro delle versioni di Laura Pausini dalle piattaforme, oppure l’avvio di una richiesta danni milionaria.
Tuttavia, dopo aver confermato le azioni legali, Grignani, nel dubbio, si è fatto un po’ di autopromozione che non guasta mai (ma ha anche parlato di come si sente al momento):
“Sono in studio a registrare il mio nuovo album di inediti e vorrei che si parlasse di quello che sto scrivendo, invece ancora una volta mi ritrovo coinvolto in vicende non artistiche. Questa situazione mi mette in imbarazzo”.
Gianluca Grignani pronto a far causa a Laura Pausini:
“Viste le reazioni del pubblico manifestate attraverso i social all’uscita della cover, […] preso atto dello stravolgimento operato sul testo e del conseguente capovolgimento di senso, gli autori hanno dato mandato all’Avv.… pic.twitter.com/VUM9e2hEU5
— Trash Italiano (@trash_italiano) September 20, 2025