Tipo segnalazione: Pericolo
Mi chiamo Antonino Derelitto vivo a Palermo e scrivo perché da circa un anno porto avanti in silenzio una denuncia che mi sta molto a cuore.
Ho lavorato come social media manager per diverse content creators presenti su OnlyFans e su un altro colosso della pornografia Americana. In questo ruolo ho conosciuto anche molte ragazze italiane e alcune siciliane, e proprio attraverso una di loro mi sono imbattuto in due siti pirati e in gruppi Telegram dove si organizzano i furti di contenuti riguardanti tutte le contents creators presenti su onlyfans
Il meccanismo è semplice quanto devastante: basta che un utente chieda l’intero archivio di una pagina OnlyFans, e nel giro di poche ore il materiale viene caricato su siti accessibili a chiunque o rivenduto a pacchetti economici. Ho potuto constatare di persona che le azioni di OnlyFans si limitano a dei DMCA formali, e che nei casi di siti internazionali come questo,anche i legali danno poche speranze di successo in Italia e tempistiche troppo lunghe e dispendiose. Inoltre se un sito viene chiuso, ne apre subito un altro.
Ho contattato personalmente tantissime ragazze coinvolte e ignare di tutto questo.
Ho visto come questo fenomeno genera paura e silenzio: molte ragazze preferiscono non denunciare per timore di stigma sociale e ulteriore esposizione ma soprattutto di coloro che colpevolizzando sempre le vittime dicendo “Se la sono cercata” , molte di loro non hanno scelto questa strada per esibizionismo o piacere nel mostrarsi ma alcune lo hanno fatto perché senza un lavoro e altre perché nonostante un lavoro, non riescono ad arrivare a fine mese con i loro stipendi.
Nel mio piccolo, ho Chiesto aiuto a tantissime testate giornalistiche per far ascoltare la voce di queste ragazze e per abbattere questo muro di omertà.
Tutto questo mi ha spinto, otto mesi fa, a scrivere un libro dal titolo “Il prezzo della dignità”, in cui racconto la storia di una di esse e il mio incontro con questa realtà: non solo per raccontare i lati oscuri di queste piattaforme, ma anche per denunciare la mentalità misogina e patriarcale che a Palermo — la mia città — e in tutta Italia continua a far sentire le donne sole e giudicate e spesso porta anche a tanti casi di abusi e femminicidi.
Non è un reportage ma un romanzo, perché credo che la narrativa sia lo strumento più potente per dare voce a chi non può o non vuole esporsi. Il libro è stato accettato dalla casa editrice Bookabook ed è ora in fase di crowdfunding: puntiamo a 200 copie per portarlo in tutte le librerie.
Per me questo non è solo un progetto editoriale, ma un modo per trasformare anni di osservazione e ascolto in un racconto che possa scuotere le coscienze, soprattutto in questo periodo in cui si parla di consenso e libera scelta.
Un libro non può cambiare il mondo ma può accendere una scintilla nelle mani giuste e una scintilla può diventare un incendio ed è ciò che mi auguro
Antonino Derelitto
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