
(Foto d'archivio Ansa)
Stretti stretti tra Pontida e l’apparizione di Giorgia Meloni a Domenica In, nel palazzaccio della politica si continua a litigare tra maggioranza e opposizioni. “Giorgia Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico” tuona Elly Schlein. “L’ennesima polemica sul nulla” taglia corto la premier, Giorgia Meloni.
Intanto da Pontina, l’eurodeputato Roberto Vannacci tuona: “Lo straniero ci ha già invaso, è quello dei porti aperti e che purtroppo molto frequentemente stupra, ruba e rapina e che vuole imporre la sua cultura alla nostra millenaria”. “Quello che è andato in scena a Pontida – accusa il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli – è il raduno dell’ultranazionalismo mondiale: da Salvini a Bardella, da Vannacci a Flavio Bolsonaro. Una vera e propria internazionale nera”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Giorgia Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare cosa farà l’Italia rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina e alle sanzioni per il governo israeliano. Però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico. Oggi ci spiega su RaiUno, la ammiraglia della sua TeleMeloni, quali pranzi e quali pasticcini preferisce mangiare la domenica. Il tutto mentre Canada, Regno Unito e Australia annunciano il riconoscimento dello Stato di Palestina e si aggiungono ai tanti altri Stati che provano a dare il loro contributo per porre fine all’occupazione illegale di Gaza e ai crimini del governo di Netanyahu”. (Elly Schlein)
“Domenica In? Sono intervenuta per circa 80 secondi per sostenere la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, insieme al Sindaco di Roma (Partito Democratico) Roberto Gualtieri, che è intervenuto subito dopo di me. Eppure, nonostante fosse evidente la bontà dell’iniziativa – e la presenza di amministratori di ogni colore politico – qualcuno ha preferito costruire l’ennesima polemica sul nulla”. (Giorgia Meloni)
“Contestare la Rai perché oggi, con la partecipazione della presidente del Consiglio, ha mandato in onda un servizio per promuovere la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco significa essere anti-italiani”. (Lucio Malan, Fratelli d’Italia)
“A guardare dalle parti della destra sembra di essere ad Halloween. Abbiamo assistito ad una serie di deliri e dichiarazioni mostruose frutto di pretesti continui, quelli di una destra che da Vannacci a Meloni cerca ogni giorno un nuovo nemico”. (Nicola Fratoianni)
‘ipocrisia è servita: Meloni ha passato tutta la giornata a fare del becero vittimismo e poi usa la principale trasmissione domenicale del servizio pubblico per scopi elettorali, presentandosi in collegamento davanti al Colosseo con tanto di tavola imbandita. L’Agcom intervenga davanti a questo abuso della Tv pubblica da parte della Presidente del Consiglio”. (Riccardo Magi, +Europa)
“Siamo in piena campagna elettorale, nelle Marche si vota fra pochi giorni, in Calabria subito dopo e la presidente del Consiglio, senza preavviso, si fa fare una marchetta a Domenica In, nella fascia di massimo ascolto? È inopportuno, fuori luogo e decisamente irrispettoso”. (Barbara Floridia, Movimento 5 Stelle, La Repubblica)
“Lo straniero ci ha già invaso, è quello dei porti aperti e che purtroppo molto frequentemente stupra, ruba e rapina e che vuole imporre la sua cultura alla nostra millenaria”. (Roberto Vannacci, Lega)
“Il nostro obiettivo è tornare a blindare i confini italiani, sempre che qualche magistrato politicizzato non ci fermi”. (Matteo Salvini)
“Quello che è andato in scena a Pontida è il raduno dell’ultranazionalismo mondiale: da Salvini a Bardella, da Vannacci a Flavio Bolsonaro. Una vera e propria internazionale nera”. (Angelo Bonelli)
“Mentre da una parte la destra accusa in modo strumentale ed inaccettabile il mondo progressista di alimentare tensioni, dall’altra, a Pontida si assiste a un’indecente parata di ignoranza ed intolleranza, alimentata ed amplificata dai vertici della Lega. Frasi -riportate sugli organi di stampa, come ‘più spiedo, meno kebab’, e l’abominevole ‘Napoli è distrutta, Vesuvio erutta’ non sono semplici ‘provocazioni’ o ‘uscite infelici’: sono veri e propri inni all’odio e all’intolleranza, al razzismo culturale e territoriale”. (Piero De Luca, Partito Democratico)
“I cori contro Napoli a Pontida sono stati fatti da imbecilli che non rappresentano la Lega. Ma gli imbecilli sono dappertutto. A Piero De Luca ricordo che finanche a Salerno, sua città nativa, invocano l’eruzione del Vesuvio e dicono di odiare Napoli. E per questo diciamo che Salerno odia Napoli?” (Alfredo Antoniozzi, Fratelli d’Italia)