Turning point, punto di svolta’ e’ il nome dell’organizzazione di charlie Kirk l’attivista ucciso da un killer con un colpo di fucile. Ed e’ davvero una svolta poltitica quella cui stiamo assistendo in queste ore negli Stati Uniti. Il funerale di Kirk in Arizona e’ diventata un gigantesco raduno/congresso per far partire , con grande anticipo, la campagna elettorale repubblicana in vista delle elezioni di mid term previste per il novembre del prossimo anno. Tradizionalmente nella politica americana le elezioni di medio termine vedono il successo del partito avverso a quello del presidente. Un bilanciamento di poteri previsto dalla saggezza dei padri fondatori per limitare eventuali soprusi del potere esecutivo. Trump sa che un ‘eventuale successo democratico limiterebbe la sua ambiziosa agenda politica. Per questo avvia con grande anticipo la campagna elettorale. kirk diventa un martire. La lotta politica ingloba l’afflato religioso. Il cardinale Nolan paragona Kirk a San Paolo. Elon Musk scrive :” Kirk e’ stato ucciso dalla oscurita’ e ci porta verso la luce”. 200 mila persone entusiaste hanno preso parte al funerale/ comizio in Arizona.
La vedova di Kirk ha usato le parole piu’ alte “perdono l’assassino, mio marito vuole salvare i giovani, non odiarli”. Trump le ha risposto pochi minuti dopo. “Mi spiace non sono d’accordo con te, io odio i miei nemici”. E l’odio e’ il carburante di cui Trump ha bisogno per alimentare il movimento Maga. “Un presidente deve unire , non dividere- ha ammonito l’ex presidente Obama. Cosi’ fece il presidente Clinton dopo l’attentato a oklahoma city del 95 . Cosi’ fece Robert Kennedy junior dopo l’assassinio di Martin Luther King nel 1968 placando con le sue parole un’America che sembrava sul punto di esplodere .
Oggi Trump getta benzina sul fuoco. Dio salvi l’America.
