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Verità e giustizia per Mario Paciolla, appello ai Comuni per una commissione d’inchiesta

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Un appello  concreto da parte di consiglieri di grandi città e piccoli Comuni perché si formi una grande rete di richieste civile e istituzionale perché non venga archiviato il caso di Mario Paciolla. La famiglia ha redatto un modello di testo che qualunque consigliere può fare proprio e portare così la mozione in aula. Ne riportiamo il testo integrale che riassume anche la vicenda del giovane cooperante napoletano deceduto in Colombia a luglio del 2015 in circostanze mai chiarite sul piano formale, ma esistono plurimi e concordanti elementi che portano alla conclusione che si sia trattato di un omicidio. La mozione è a sostegno della istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta su questa incredibile vicenda.

 

 

MOZIONE DI PRINCIPIO
VERITÀ E GIUSTIZIA PER MARIO PACIOLLA — SOSTEGNO ALLA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA

Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco
Alla Segreteria Generale del Comune
La/il sottoscritta/o Consigliera/e comunale chiede che venga posto all’ordine del giorno, ai sensi dell’art. 53 del vigente regolamento del Consiglio Comunale, nella prima seduta utile, la seguente mozione di principio:

PREMESSO CHE
Mario Paciolla, cooperante napoletano, giornalista e attivista per i diritti umani, è deceduto il 15 luglio 2020 a San Vicente del Caguán, Colombia. Lavorava per conto delle Nazioni Unite come osservatore nel programma di verifica degli accordi di pace tra il governo colombiano e le FARC, in un contesto particolarmente complesso e segnato da violenze e traffici illegali. Sono trascorsi cinque anni dalla sua morte, avvenuta in circostanze tuttora non chiarite. Le autorità colombiane parlarono inizialmente di suicidio, ma da subito emersero
elementi incompatibili con tale versione: ferite sospette sul corpo, biglietti aerei già acquistati per il rientro in Italia, segnalazioni di tensioni e preoccupazioni legate al contesto operativo.
A oggi, non è stata accertata alcuna verità ufficiale. Il 30 giugno scorso, il Tribunale di Roma ha deciso di archiviare l’indagine sulla morte di Mario, lasciando aperti numerosi interrogativi sollevati dalla famiglia, dai colleghi e da ampie parti della società civile. Permangono gravi incongruenze tra le autopsie colombiana e italiana. Testimonianze vengono filtrate, documenti non resi disponibili. La famiglia continua a chiedere verità e giustizia.

CONSIDERATO CHE
La famiglia Paciolla ha rivolto un appello per la creazione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta, affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto. Tale richiesta è sostenuta da numerose realtà della società civile, da associazioni per i diritti umani e da sigle sindacali.
Il lavoro dei cooperanti e degli operatori internazionali va valorizzato e tutelato, non oscurato o archiviato. La memoria è un impegno civile quotidiano. La politica ha il dovere di garantire che i diritti umani fondamentali non vengano violati, e che casi come quello di Mario Paciolla non vengano dimenticati. Il “diritto alla verità”, come proposto da Libera Campania, dovrebbe essere riconosciuto e garantito come diritto collettivo e costituzionale. Durante l’anniversario della sua morte è stata organizzata una grande iniziativa a Napoli, da cui è emersa con forza l’esigenza di chiarezza e assunzione di responsabilità. L’ONU ha il dovere di tutelare i propri collaboratori, e lo Stato italiano quello di garantire trasparenza e giustizia. Il caso di Mario riguarda tutti: parla di confini che si spostano, tra interno ed esterno,
cooperazione e sfruttamento, verità e rimozione.
TUTTO CIÒ PREMESSO
Il Consiglio Comunale:
1. Impegna il Sindaco e l’Amministrazione ad aderire alla rete degli enti locali che chiedono verità e giustizia per Mario Paciolla, attraverso il gesto simbolico dell’affissione di un banner sulla facciata del Palazzo Comunale con il volto e il nome del giornalista, con la scritta:
“VERITÀ E GIUSTIZIA PER MARIO PACIOLLA”.

2. Sostiene la richiesta di istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta e impegna il Sindaco e la Giunta a trasmettere la mozione approvata al Presidente della Repubblica, alla Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato.

3. Impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere iniziative di sensibilizzazione nelle scuole, con il coinvolgimento della cittadinanza attiva, coltivando l’esercizio della memoria collettiva per sostenere il diritto alla verità.

La presente mozione, redatta in forma neutra e istituzionale, è destinata a essere condivisa e approvata da ogni Ente locale che intenda sostenere la richiesta di verità e giustizia per Mario Paciolla.


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