Sono oltre una decina i manifestanti fermati per i disordini di oggi durante la manifestazione pro Gaza, dove sono rimasti feriti o contusi una sessantina di esponenti delle forze dell'ordine, dei quali 23 già portati in ospedale e certificati. Al momento alcune centinaia di persone sono ferme in via Vittor Pisani di fronte alla polizia in tenuta antisommossa.
Dopo che le forze dell'ordine si sono mosse dalla stazione centrale con un fitto lancio di lacrimogeni, i manifestanti hanno reagito con un lancio di pietre fermando l'avanzata di quattro camionette della polizia, costruendo anche delle barricate con bidoni della spazzatura, biciclette e altro in via Vittor Pisani, il lungo viale che porta alla stazione. La circolazione delle auto verso la stazione è bloccata da piazza della Repubblica e tutti i commercianti hanno abbassato le saracinesche.
In precedenza, con un fitto lancio di lacrimogeni, la polizia ha di fatto sgomberato il gruppo di manifestanti che, per circa due ore, ha cercato di entrare nella stazione centrale al termine del corteo. Dall'interno dello scalo, le forze dell'ordine sono uscite in piazza Duca d'Aosta sparando numerosi lacrimogeni che hanno messo in fuga in manifestanti verso via Vittor Pisani.
Dopo la chiusura dei cancelli della stazione, c'erano già stati numerosi tentativi da parte dei manifestanti di entrare, lanciando oggetti contro le forze dell'ordine rimaste all'interno.
Parte dei manifestanti del corteo pro Gaza ha lanciato oggetti e parti di impalcature verso la polizia che ha cercato di respingerli con cariche di alleggerimento e ha chiuso i cancelli di ingresso della stazione.
Per impedire l'irruzione all'interno dell'edificio è stato usato anche un estintore. I manifestanti hanno posizionato i cestini come barricata e continuano a lanciare oggetti, fra cui bottiglie e taniche. Con delle impalcature è stata distrutta la vetrata dell'entrata principale della stazione. I manifestanti hanno anche usato contro la polizia gli idranti a disposizione della stazione. Sul posto denso fumo per i fumogeni. E scritte Acab (acronimo di All Cops Are Bastards) agli ingressi della metro.
Le forze dell'ordine sono riuscite a respingere e fare uscire i manifestanti dalla Galleria delle Carrozze della stazione Centrale. Gli scontri si sono dunque spostati in piazza Duca d'Aosta, dove le persone che protestano stanno scagliando transenne contro lo schieramento di forze dell'ordine urlando "assassini". I manifestanti, alcune centinaia, stanno comunque arretrando
I giovani avevano tentato l'accesso dalla fermata della metropolitana, bloccati sulle scale mobili a manganellate dai poliziotti. Sono stati sparati numerosi fumogeni e ci sono state cariche di alleggerimento.
In precedenza il corteo si era avvicinato di qualche centinaio di metri dal consolato americano, presidiato dalle forze dell'ordine per gridate, al grido "assassini". E' quindi stata bruciata una bandiera Usa.
Il corteo, partito da piazzale Cadorna, è composto da migliaia di persone ed è aperto dai rappresentanti Cub. Tra gli striscioni uno riporta la frase 'bloccheremo tutto, stop al genocidio". Oltre ai lavoratori del trasposto pubblico aderiscono anche docenti e personale di scuole e atenei.
"Oggi 22 settembre noi studentesse e studenti del liceo classico Manzoni blocchiamo la nostra scuola. E lo facciamo in maniera differente dalle altre volte": così, intanto, il collettivo degli studenti della scuola milanese ha annunciato l'occupazione che è "uno dei gesti più forti di cui disponiamo".